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Oggi è un giorno come un altro.
Non è da oggi che la politica ha perso i contatti con la gente, con la strada, con gli interessi che è – profumatamente e senza vergogna dinnanzi alle difficoltà dell’uomo comune – sovvenzionata per difendere; anni luci dalle istanze a cui dovrebbero dar voce orde di cialtroni che al momento fatidico, si fanno dare dei “coglioni” APPLAUDENDO, per giunta, un povero vecchio che ha speso più di due terzi della sua vita in Parlamento e che “ormai che ha fatto 60, farà 67“…

Nel frattempo, la rabbia di strada è dilagante. Le promesse disattese troppe, le prese in giro – e i diti medi di fanfaroni che a stento parlano l’italiano – diventano sputo in faccia a chi a stento può sopravvivere ad una vita quotidiana fatta di ingiuria ed ingiustizia.

Alla morsa della crisi – economica ma soprattutto morale – poi, si aggiunge una pressione fiscale degna del peggior medioevo, dazio dovuto in nome di servizi pubblici sempre più scadenti, per rifondere creditori esteri sconosciuti, dopo aver permesso a questa STESSA CLASSE POLITICA di fare debiti a nome nostro.

Lontano dall’essere un post “GRILLISTA”, voglio esprimere tutto il mio sdegno verso questa gente e il mio più sincero cordoglio alla mia generazione, quella il cui futuro è assolutamente ipotecato, da pagare a rate, da bravi “milleuristi“.

Chiunque ha scalato pile di letame e limonato luride natiche ad esponenti di questa nuova è più vile Aristocrazia – almeno i nobili si nascondevano a corte sotto la corona, non sotto al concetto ormai insudiciato e logoro di “democrazia” – è corresponsabile del disastro che il nostro Paese si appresta a fronteggiare: chi si è arreso e almeno una volta, si è autoassolto grazie al concetto del “così fan tutti” partecipi in cuor suo all’espiazione, perché è sempre più vero che da cambiare in Italia sarebbero gli italiani, non i politici.

Quindi un paio di comunicazioni di servizio:

– A chi crede che lo stato sabauda ha fallito, che l’Europa dei popoli non è un sogno e che la Serenissima risorgerà: basta ombre, troppo tannino.
– A chi se la prende con Bersani: l’alfiere muove solo in diagonale – quindi non stupitevi se non ha potuto muoversi dove i poteri forti a cui risponde non lo portavano;
– A chi se la prende con il fascistissimo Grillo: lasciate fare ai media che sono molto più organizzati – basta vedere come vengono trattati i deputati 5S da chi li intervista – dategli non dico fiducia, ma un minimo di tempo. Magari avrete ragione, e si dimostrerà uguale agli altri.
– A chi difende Berlusconi senza trarne alcun vantaggio: beata ingenuità.
– A chi difende Berlusconi per difendere a sua volta la propria carriera politica, i propri interessi economici o il proprio status sociale: complimenti per l’ennesima vittoria di Pirro – o di Porro -avvistato ieri sera a Ballarò in versione “Grande Muraglia Della Libertà”.

Quando l’Italia brucerà, sarete i primi a dover rispondere delle vostre scelte.